
Seimila tra seminaristi, vescovi e sacerdoti di tutto il mondo si sono recati a Roma in occasione del Giubileo ad essi dedicato, che è iniziato nel pomeriggio di lunedì 23 giugno e si concluderà venerdì 27 con la messa e le ordinazioni presbiterali presieduta dal Papa.
Per i seminaristi il giubileo ha avuto inizio nel pomeriggio di lunedì in San Paolo fuori le Mura con una preghiera, la recita del Rosario e il concerto del coro della diocesi di Roma (con l’orchestra “Fideles et amati”) diretto da monsignor Marco Frisina, che ha proposto ai giovani un racconto vocazionale in musica.
I vescovi, invece, hanno vissuto nella mattinata di ieri, mercoledi 25 giugno, il loro giubileo.
I partecipanti si sono ritrovati alle 9.30 nel Braccio di Costantino, dove hanno ricevuto la stola, la casula e la mitra dell’Anno Santo, hanno poi iniziato alle 10 il pellegrinaggio alla Porta Santa di San Pietro. All’interno della basilica, alle 10.30 i presuli hanno concelebrato all’altare della Cattedra la messa presieduta dal cardinale Marc Ouellet, prefetto emerito del Dicastero per i vescovi. A seguire, alle 12.30, il Santo Padre ha tenuto nella basilica Vaticana la sua catechesi ai presuli e, al termine, insieme a loro ha fatto la professione di fede sulla tomba di Pietro.
I sacerdoti, invece, nel pomeriggio di ieri, hanno partecipato alle catechesi tenute dai vescovi in dodici chiese del centro della città, suddivisi per gruppi linguistici.
Monsignor Delpini ha tenuto la catechesi ai presbiteri di lingua italiana: «Perseverate nella missione e nella coerenza, trovando il motivo di fiducia nella fraternità del clero e nella relazione al vescovo».
«La condizione per essere seminatori di speranza è di essere uomini di speranza»: questo il monito dell’Arcivescovo di Milano.
Anche diversi presbiteri della nostra Arcidiocesi erano presenti e con gioia ci salutano da Roma (nella foto il gruppo dei presbiteri presso il santuario della Madonna del Buon Consiglio, Genazzano, dove Papa Leone XIV ha fatto la sua prima uscita pubblica).