Completati i lavori di restauro della Chiesa di San Benedetto a Brindisi

La chiesa di San Benedetto riacquista il suo splendore

Il 3 dicembre, al termine della celebrazione della S. Messa presieduta da S. E. Mons. Giovanni Intini, la chiesa di San Benedetto in Brindisi dell’XI secolo, riaprirà le porte di ogni suo ambiente e del chiostro dopo i lavori restauro curati dalla Soprintendenza. Seguiranno i saluti delle autorità e le conclusioni di S. E. Mons. Giovanni Intini.

La chiesa di San Benedetto, esistente forse già prima dell’XI secolo, fu in principio dedicata a Santa Maria Veterana. La sua origine risale al 1089. Nel 1097, nel 1107 e negli anni successivi, furono registrati gli atti di donazione della chiesa stessa, del feudo di Vallarano e Tuturano, da parte del conte Goffredo di Conversano, signore di Brindisi, e della sua consorte Sichelgaita in favore del Monastero delle benedettine brindisine. Nel XVIII secolo il vecchio monastero fu abbandonato e sostituito da una nuova struttura situata ad Occidente dell’antico complesso. Durante tale intervento, la facciata originale della chiesa fu modificata: il portale fu smontato e ricostruito sulla fiancata destra. Le monache benedettine dovettero lasciare il monastero la sera del 19 giugno 1866, a seguito di provvedimenti soppressivi post unità d’Italia, la chiesa, con il chiostro più antico, venne invece consegnata all’’arcivescovo di Brindisi nel 1877 per divenire sede della parrocchia vicariale già in Sant’Anna. Un chiesa antica alla quale la città di Brindisi è legatissima per la sua religiosa intimità e bellezza straordinaria.