Sua Ecc.za Mons. Giovanni Intini - arcivescovo di Brindisi - Ostuni

Lettera per la chiusura del Giubileo

Brindisi, 3 novembre 2025

Al popolo santo di Dio che è in Brindisi-Ostuni.
Carissimi,
il Giubileo volge al termine e il 28 dicembre 2025 è prevista la celebrazione di chiusura nelle Cattedrali delle Diocesi. Vi scrivo per invitarvi alla nostra concelebrazione Eucaristica che vivremo nella Cattedrale di Brindisi Domenica 28 dicembre 2025 alle ore 18.30.
Invito i sacerdoti, i diaconi, le religiose e i religiosi e i fedeli laici della nostra Chiesa locale a partecipare per rendere grazie insieme a Dio per i benefici spirituali che ha suscitato nella vita dei singoli e delle comunità con la grazia di questo tempo santo di speranza.
Sarà una bella circostanza per ritrovarci insieme come Chiesa diocesana anche a sessant’anni dalla chiusura del Concilio Vaticano II e per invocare lo Spirito Santo perché i doni suscitati dal Concilio diventino in questa stagione storica, faticosa per la Chiesa, fermento per ritrovare il giusto orientamento per incarnare uno stile sempre più sinodale e missionario e radicarsi nell’essenziale della fede: Gesù Cristo ieri, oggi e sempre.
Per favorire la partecipazione a questo momento diocesano, dispongo la sospensione di tutte le celebrazioni serali in ogni comunità parrocchiale, rettoria o chiesa dove abitualmente si celebra l’Eucaristia nel territorio della nostra Arcidiocesi.
Papa Leone XIV nell’omelia in occasione del giubileo delle Equipe sinodali e organi di partecipazione ha invitato a contemplare e riscoprire il mistero della Chiesa «che non è una semplice istituzione religiosa né si identifica con le gerarchie e con le strutture. La Chiesa, invece, come ci ha ricordato il Concilio Vaticano II, è il segno visibile dell’unione tra Dio e l’umanità, del suo progetto di radunarci tutti in un’unica famiglia di fratelli e sorelle e di farci diventare suo popolo: un popolo di figli amati, tutti legati nell’unico abbraccio del suo amore».
Pertanto, convenendo nella nostra Cattedrale, non vogliamo vivere un momento di ostentata autocelebrazione liturgica, ma un momento in cui ci sentiamo radunati dal Pastore grande delle pecore che, nel segno della Parola e dell’Eucarestia, ci costituisce suo Corpo e ci invia nel mondo per essere testimoni di amore.
In attesa, di vivere il prossimo 8 novembre 2025 il Giubileo diocesano a Roma per essere confermati nella fede dal Successore dell’Apostolo Pietro, vi porgo fraterni saluti, assicuro a tutti la mia preghiera e su tutti invoco la benedizione del Signore.

+ Giovanni Intini