Editto Causa di Beatificazione e Canonizzazione del Servo di Dio TEODORO D’AMICI Laico e padre di famiglia

EDITTO

 

Il 15 luglio 1993 moriva a Brindisi il Servo di Dio Teodoro D’Amici, laico e padre di famiglia, vigile urbano conosciuto, sposo innamorato e fedele. Alla sua esperienza mistica, avvenuta tra il 12 agosto 1962 e il 27 maggio 1963, dobbiamo la costruzione del Santuario diocesano di Maria Madre della Chiesa di Jaddico e l’inizio della devozione mariana che, dall’8 dicembre 1965 giorno della consacrazione del Santuario, prosegue ininterrottamente portando tanti frutti di conversione e crescita nella vita spirituale cristiana. Dopo quell’esperienza Teodoro si convertì e non fu più la stessa persona: divenne mite, sempre sorridente e tutta la sua esistenza– in maniera semplice, nascosta e silenziosa –si concentrò nell’amare e fare amare con Maria suo figlio Gesù, continuando a vivere con rettitudine e generosità gli impegni della sua vita laicale e prendendosi cura in maniera discreta e quotidiana della vita del Santuario. Il giorno 8 dicembre 2022 S.E. Mons. Domenico Caliandro lo ha riconosciuto quale veggente.

La fama di santità e di segni è presente e documentata, non in maniera travolgente ma come un fiume carsico, che scorre nascosto per anni e poi emerge ed è ben visibile a uno sguardo attento, come bene accaduto nella vita di tante persone che ne hanno chiesto l’intercessione.

Essendo stato formalmente richiesto di dare inizio alla Causa di Beatificazione e canonizzazione del Servo di Dio, nel portarne a conoscenza la Comunità ecclesiale, invitiamo tutti e singoli i fedeli a comunicarci direttamente o a far pervenire alla Cancelleria dell’Arcidiocesi di Brindisi – Ostuni, Piazza Duomo, 12, tutte quelle notizie dalle quali si possano in qualche modo arguire elementi favorevoli o contrari alla fama di santità del detto Servo di Dio.

Dovendosi inoltre raccogliere, a norma delle disposizioni legali, eventuali scritti a lui attribuibili, ordiniamo, col presente EDITTO, a quanti ne fossero in possesso, di rimettere con debita sollecitudine alla medesima Cancelleria qualsiasi scritto, che abbia come autore il Servo di Dio (coloro che gradissero conservarne gli originali, potranno presentarne copia debitamente autenticata).

Stabiliamo, infine, che il presente EDITTO rimanga affisso per la durata di tre mesi alle porte della Cattedrale di Brindisi e di tutte le chiese parrocchiali della nostra Arcidiocesi, come nella bacheca della Curia, e che venga pubblicato sul bollettino diocesano.

Dato in Brindisi, il 03 agosto 2025, XVIII domenica del Tempo Ordinario

 

  Sac Antonio MAMELI                                                                                                         + Giovanni INTINI

Cancelliere Arcivescovile                                                                                                         Arcivescovo

 

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