Lutto nel nostro presbiterio

E’ deceduto nella serata di oggi 03 dicembre 2018 don Giacomo  Giannocaro, da tutti conosciuto come don Mimì. Fino a questa mattina è riuscito a concelebrare la Messa e a dare a tutti i presenti il segno di pace, prendendo così congedo dalla sua piccola comunità di Miceli. La salma è composta nella sede della comunità fino a domani pomeriggio alle ore 16, quando sarà portata  presso la parrocchia di S.Marco. Mercoledì  5 dicembre alle 9,30 verrà traslata nella chiesa madre di Locorotondo, dove alle ore 15 si svolgeranno i funerali. Saranno presieduti dall’arcivescovo mons. Caliandro che poco tempo fa, con grande gioia di don Mimì, è stato a visitarlo e a sostenerlo nell’ultima fase della  malattia che lo aveva colpito da alcuni mesi. Aveva 79 anni di età e 54 di sacerdozio.  Dopo  i primi anni di ministero nella sua diocesi di origine (Conversano-Monopoli),  aveva avviato una forma singolare di “vita monastica”, basata sulla preghiera e sul lavoro manuale,  in contrada Miceli, a pochi chilometri da Locorotondo. Accolto da mons.Todisco nel nostro presbiterio,  è stato per diversi anni parroco nella frazione di S.Marco, poi per un breve periodo a Cellino S.Marco, infine nuovamente a Locorotondo  rettore della chiesa dell’Addolorata. Mettendo a frutto le competenze acquisite,  ha servito la nostra diocesi anche come direttore dell’Ufficio catechistico e come docente di Sacra Scrittura nell’Istituto di Scienze Religiose. In tutti questi servizi pastorali è stato sempre animato dal desiderio di attuare gli orientamenti e le aperture del Concilio Vaticano II.  Per il suo passo veloce non è mancata a volte qualche difficoltà, ma molti hanno trovato nel suo ministero un nutrimento sostanzioso per la crescita nella vita cristiana. Lo hanno attestato molteplici voci lo scorso mese di settembre quando con larga partecipazione di amici ed estimatori, e di diversi sacerdoti insieme al vicario generale – è stata presentata a Locorotondo la Fondazione “comunità di Miceli”,Onlus,  voluta da  don Mimì per dare stabilità e prospettive future all’opera che ha portato avanti per circa 40 anni. A tale Fondazione, riconosciuta come personalità giuridica, ha ceduto la proprietà di tutti i beni da lui posseduti, come eredità ricevuta dai genitori o come acquisizioni compiute nel corso degli anni per sviluppare l’opera. La Fondazione, per scopi statutari, porterà avanti quei progetti di formazione biblica e spirituale, di ecumenismo, di  cultura e di accoglienza, a cui don Mimì,  insieme a Nina, Franca e gli altri amici della comunità, ha dedicato generosamente tante energie. Pregando per la sua anima, lo ricordiamo con sentimenti grati. (d.Fabio Ciollaro)