Canonizzazione della beata Vannini

Nel Santuario di Mater Domini a Mesagne è festa per la canonizzazione della Beata Giuseppina Vannini arrivata a Mesagne il 12 novembre 1894. Una delegazione composta dal parroco Don Pietro De Punzio e alcuni parrocchiani domenica 13 ottobre sarà in Piazza San Pietro a Roma. Le Suore hanno voluto intronizzare l’immagine della Madre Fondatrice proprio nel santuario dove nel 1916 le prime Figlie di San Camillo hanno fatto la professione solenne. Insieme a Madre Giuseppina Vannini, Papa Francesco, domenica 13 ottobre, proclamerà Santi altri quattro beati: il cardinale John Henry Newman, Maria Teresa Chiramel Mankidiyan, Dulce Lopes Pontes e Margarita Bays.

Chi era Madre Giuseppina Vannini

Il 7 luglio 1859 a Roma, nasce una bambina che viene chiamata Giuditta. La piccola a soli 4 anni perde il padre e qualche anno dopo anche la mamma. Ha un fratello e una sorella, dopo la morte della mamma vengono separati e Giuditta affidata al Conservatorio Torlonia di Roma. Le Figlie della Carità si prendono cura di lei e dove matura la sua vocazione. Giuditta ottiene il diploma di maestra d’asilo, ma sa che quella non è la sua strada. A 21 anni entra nel noviziato delle Figlie della Carità a Siena. Costretta a tornare a Roma poco tempo dopo per motivi di salute inizia un periodo di prova, ma viene dimesse perché non ritenuta idonea. Giuditta soffre. Prega. E’ solo nel 1891, all’età di 32 anni, che tutto cambia. Giuditta incontra il padre camilliano Luigi Tezza che le propone di ripristinare le Terziarie Camilliane. La giovane Giuditta non accetta subito, riflette. Poi risponde: «Eccomi a sua disposizione non sono capace di nulla, io. Confido però in Dio».

La storia delle Figlie di San Camillo

Il Padre camilliano Luigi Trezza forma altre due giovani che insieme a Giuditta costituiscono la prima comunità il 2 febbraio 1892, ricorrenza della conversione di San Camillo. E proprio nella stanza dove era morto il Santo viene imposto lo scapolare con la croce rossa, Giuditta diventa Suor Giuseppina, e viene nominata superiora. La storia delle Figlie di San Camillo, come il discernimento vocazionale della superiora, è stata molto complicata. Papa Leone XIII infatti aveva impedito la formazione di nuova comunità a Roma e le religiose furono allontanate. L’attività delle Figlie di San Camillo venne appoggiata dal Cardinale Vicario grazie al quale si ottenne la “Pia Associazione”. Nonostante la salute cagionevole, Madre Giusppina Vannini ha continuato la sua opera, diffondendo l’Istituto non solo in Italia ma anche all’estero. Il 21 giugno 1909 Le Figlie di San Camillo ottengono il Decreto di erezione dell’istituto in Congregazione religiosa sotto il titolo di “Figlie di S. Camillo”. Madre Giuseppina Vannini viene colpita da una grave malattia al cuore nel 1910 e il 23 febbraio 1911 muore. E’ stata proclamata Beata il 16 ottobre 1994 da Giovanni Paolo.

Madre Giuseppina Vannini e il suo legame con Mesagne

Il 23 aprile 1894 Francesco Martucci, membro della Congregazione di Carità, invia una lettera a Madre Giuseppina Vannini, chiedendo la presenza delle Figlie di San Camillo nell’ospedale civile di Mesagne. Poco meno di un mese dopo, il 22 maggio 1894, Madre Giusppina Vannini accetta e invia a Mesagne un’immagine di San Camillo. I dirigenti dell’ospedale e i membri della Congregazione della Carità hanno delle controversie, risolte solo grazie all’intervento di Mons. Palmieri Vescovo di Brindisi, dell’arciprete Don Daniele Capodieci e del vicario foreneo. Il 12 novembre 1894 arrivano a Mesagne tre suore con la superiora Suor Alfonsina Ferrari. In breve tempo le Figlie di San Camillo diventano parte integrante della comunità riscuotendo rispetto e venerazione.

Come ricorda Don Pietro De Punzio, la Madre Giuseppina Vannini, Fondatrice delle Figlie di San Camillo, ha contribuito allaformazione cristiana di tanti mesagnesi. Mons. Antonio Epicoco (papa Ntunuccio), raccontava che da piccolo, si recava al catechismo che la Beata Vannini insegnava ai ragazzi quando veniva a Mesagne presso l’ospedale, per incontrare le sue suore. Nell’agenda del 5 ottobre 1956, Mons. Antonio Epicoco, annotava: «In Roma, nella Sacra Congregazione dei Riti, depongo a pro della Serva di Dio Madre Giuseppina Vannini, Fondatrice delle Figlie di San Camillo de Lellis, essendosi introdotta la causa per la sua Beatificazione. La ebbi a conoscere per la prima volta in Mesagne nel 1894. In questo anno fondò la Casa delle Suore di San Camillo nel nostro Ospedale Civile».

Dopo la chiusura dell’ospedale di Mesagne con la ASL di Brindisi, il futuro delle Figlie di San Camillo era incerto. È solo grazie alla famiglia Milanese che le suore Camilliane non hanno fatto ritorno alla casa della madre. Oggi infatti sono figure di riferimento della struttura sanitaria della Cooperativa OSA. La casa della Suore Camilliane a Mesagne resta una delle prime aperte dalla congregazione e la statua di San Camillo, custodita dalle suore, fu portata proprio da Madre Giuseppina Vannini. L’eredità di Madre Giuseppina Vannini alle consorelle è la missione di cura e assistenza del malato, non solo delle ferite fisiche, ma di quelle dell’anima. Le Figlie di San Camillo hanno esercitato negli ospedali, nelle strutture, a domicilio, nelle terre dimenticate da tutti. Madre Giusppina Vannini vedeva nei malati il volto di Cristo.

Gli appuntamenti a Mesagne

Lunedì 28 ottobre alle ore 18:30 è stata organizzata la tavola rotonda “Alla scuola di Santa Giusppina Vannini: Umanità e Sanità” con Sr. Bernadette Rossoni (postulatrice delle Figlie di San Camillo), p. Luigi Secchi, MI e Don Pietro De Punzio. Prima alle 18 ci sarà la S. Messa presieduta da Padre Walter Vinci, MI. Padre Camilliano ordinato lo scorso mese.

Martedì 29 ottobre la messa alle18 presieduta sempre da Padre Walter Vinci, MI; alle ore 20 adorazione eucaristica “Beati i poveri in Spirito perché di essi è il Regno dei Cieli” con P. Germano Santone, MI.

Mercoledì 30 ottobre alle ore 18 nella Chiesa della Madonna di Loreto si terrà la Solenne Celebrazione Eucaristica di ringraziamento per la canonizzazione di Madre Giuseppina Vannini e per il 125° anniversario della presenza delle Figlie di San Camillo a Mesagne con la presenza di S.E. Rev.ma Mons. Domenico Caliandro.